Tra il momento in cui si è soddisfatti di aver visto la propria idea realizzata e e il momento in cui l’ispirazione “colpisce”, c’è un mare di duro lavoro da attraversare. Come farcela senza diventare matti?
Eccoti tre consigli:
Quando sopraggiunge una nuova idea, energia ed eccitazione sono a livelli altissimi. Ma quando arriva il momento di lavorare seriamente, l’eccitazione sparisce.
Sopraggiunge quindi la tristezza per il lavoro. Lo stesso che capita allo scrittore quando cerca di scrivere un romanzo: per questo ci sono più libri lasciati a metà che libri completi.
C’è quindi una forza che ti allontana da quello che è importante a quello che è urgente.
Il trucco sta nel creare spazio e tempo per entrambi.
Se ti dedichi solo a quello che è urgente, stai usando un metodo impulsivo di pensare e lavorare.
Forse potrebbe aiutarti ad arrivare a fine giornata, ma sicuramente non ti aiuta ad innovare a lungo termine: a seguire l’impulso si ha solo un infinito flusso di lavoro che non lascia spazio ai momenti di pensiero tesi all’innovazione. Un buon leader delimita il tempo non stimolante, durante il quale svolge semplicemente i compiti incombenti, per poi dedicare il resto del tempo a ciò che gli viene meglio: pensare ed innovare. Dimenticandosi di tutto il resto.
Gruppi di lavoro efficienti sono composti da membri con ruoli chiari in relazione ai diversi compiti, le persone in questo modo responsabilizzate. Ma perché questo accada è fondamentale un leader in grado di individuare le capacità delle persone, dividendo di conseguenza i compiti.
Alla fine si tratta solo di fare un po’ di ordine e capire come non farsi trascinare dagli eventi.
Cosa ti fa perdere la traccia quando si tratta di mettere in pratica una nuova idea?
Foto: Caffetteria / AnDre | Ma_sight via Flickr Liberamente ispirato da Inc. Magazine
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