Se la tua squadra trascorre i suoi giorni a chiedere il permesso prima di eseguire un compito, impiega un’ora per completare le note spese o i fogli di presenza, partecipa a riunioni ridondanti, o risponde a e-mail irrilevanti, hai un problema.
Le procedure sono pensate per migliorare l’efficienza, per aiutare la tua impresa a crescere e così via… ma possono rapidamente finire fuori controllo.
In uno studio su società statunitensi ed europee, è stato rilevato che l’importo delle procedure, degli organi di coordinamento, delle approvazioni necessarie per le decisioni, negli ultimi quindici anni, è aumentato ovunque dal 50% al 350%. Ma c’è di più: nelle aziende con strutture organizzative più complesse i manager spendono il 40% del loro tempo a scrivere report e dal 30% al 60% di esso in riunioni di coordinamento.
Non c’è da meravigliarsi se le persone sentono di non poter mai portare a termine un lavoro.
Allora perché amiamo le procedure così tanto?
Esse offrono un modo per misurare la produttività e i progressi, il che fa sentire le persone più efficienti e responsabili. Se utilizzate correttamente, le procedure dovrebbero standardizzare e semplificare le operazioni necessarie a far progredire l’attività senza intoppi. Dovrebbero inoltre consentire alle aziende di intraprendere un lavoro complesso, soprattutto in un’organizzazione che cresce.
Ma non è una buona cosa quando ci sono così tante procedure in atto da frenare le persone invece che aiutarle.
Ecco i cinque modi in cui le procedure possono affossare la tua attività:
Quando il lavoro delle persone dipende da parametri incentrati sul soddisfare e mantenere lo status quo, si può criticare la loro riluttanza a spendere energia verso la creazione e l’invenzione di qualcosa?
Articolo liberamente ispirato da: Fast Company Magazine Foto: By § Λzure § via Flickr, Creative Commons Attribution
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