A Roma il 3 maggio 2012 in occasione della 10° Giornata dell’Economia è stato presentato il Rapporto Unioncamere 2012 con cui si è cercato di fotografare l’attuale situazione economica Italiana ed averne una visione prospettica per il 2013. Gli ambiti analizzati sono stati principalmente PIL, esportazione di beni verso l’estero, investimenti e tassi occupazionali.
L‘Italia risulta essere ancora “divisa” in queste stime in quanto, con riferimento al PIL le regioni del mezzogiorno risultano essere le più penalizzate ed il Nord Est traina la crescita con un +1,3% prospettico nel 2013.
La media italiana per il PIL prevista per il 2013 è dello 0,8%.mentre, sempre per il 2013 è previsto un +3.9% nell’export Italiano ed anche in questo campo il Nord Est la fa da padrona con un +4,7%.
Ecco l’infografica relativa ai dati di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige che ti abbiamo preparato.
Unioncamere ha infine presentato un pacchetto di proposte, vediamo i punti cruciali:
Investimenti:
• Introdurre un intervento a carattere straordinario che consenta alle imprese di ammortizzare in tre anni gli investimenti aggiuntivi in macchinari e attrezzature. Gli investimenti ammortizzabili dovranno essere superiori alla media di quelli effettuati nell’ultimo triennio.
Internazionalizzazione:
• Sottoscrizione di un patto tra governo e camere di commercio affinché, attingendo alle risorse dedicate del sistema camerale e attivando quelle dei fondi strutturali, sia possibile portare sui mercati internazionali – nei prossimi tre anni – 10mila imprese tra quelle che attualmente non esportano perché si sentono poco attrezzate per competere.
Credito
• Introduzione di una disciplina speciale che consenta la gestione delle crisi finanziarie prodotte dall’incaglio dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, evitando che l’imprenditore perda il controllo dell’azienda e incorra nelle conseguenze civili e penali di un fallimento.
Imprese
• Rinvio per i primi due anni di attività del versamento degli acconti IVA e IRAP alla fine dell’esercizio fiscale per sostenere la creazione di imprese – non solo di quelle ad alta tecnologia, ma anche di quelle che impiegano giovani, donne e immigrati.
Lavoro
• Introduzione di un sistema stabile di certificazione delle competenze che, come in Germania, faccia perno sulle Camere di commercio coinvolgendo direttamente le imprese allo scopo di sostenere concretamente la riforma dell’apprendistato in chiave europea.
Semplificazione
• Armonizzazione delle normative locali ed estensione del modello dello Sportello Unico delle Attività Produttive delle Camere di commercio a tutto il territorio nazionale.
Vuoi saperne qualcosa di più? Controlla a questo link la pagina web di Unioncamere.
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